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Cronaca Molfetta

Molfetta, truffa per la costruzione del nuovo porto "Azzollini a capo del gruppo criminale"

Pesanti le accuse rivolte dai pm della Procura di Trani all'ex sindaco di Molfetta e senatore Pdl, che in conferenza stampa si difende: "Nessuna truffa, sono pronto a chiarire tutto alla magistratura"

Sarebbe stato a capo di un'associazione per delinquere volta a commettere delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e la pubblica amministrazione: è questa la pesante accusa rivolta dai pm di Trani all'ex sindaco di Molfetta Antonio Azzollini, senatore Pdl e il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Azzollini infatti figura tra le 62 persone indagate dalla Procura di Trani per una presunta truffa nella costruzione del nuovo porto commerciale di Molfetta, opera appaltata nel 2007 ma mai realizzata.  L'area interessata dai lavori (del valore di 42 milioni) è stata oggi sottoposta a sequestro da Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, così come i restanti 33 milioni di euro stanziati per la realizzazione dell'infrastruttura e ancora disponibili.

LE ACCUSE - Dell'associazione per delinquere - secondo l'accusa - avrebbero fatto parte oltre ad Azzollini, i due arrestati, Vincenzo Balducci, ex dirigente del settore lavori pubblici del comune di Molfetta, e Giorgio Calderoli, procuratore speciale dell'impresa Cmc di Ravenna. Le persone indagate dalla Procura di Trani sono in tutto 62, accusate a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali.

LA REPLICA DI AZZOLLINI - L'ex sindaco di Molfetta, in una conferenza stampa convocata in mattinata, ha però respinto le accuse, dicendosi "pronto a chiarire tutto alla magistratura". "Il comune di Molfetta non ha bisogno di coprire buchi perché è liquido e solido. Ha la liquidità che gli consente di andare avanti benissimo e ha un patrimonio in assoluto tra i migliori di Italia", ha dichiarato il senatore Pdl rispondendo all'accusa secondo cui i fondi pubblici incassati per la costruzione del porto sarebbero stati invece utilizzati per rispettare il Patto di stabilità ed evitare il default del Comune di Molfetta.  "I soldi per il porto di Molfetta - ha aggiunto Azzollini - stanno tutti lì. Ma per di più basta leggere la legge: quei soldi sono destinabili anche ad altre opere pubbliche".

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