rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Nuova variante di Xylella scoperta nel Barese, l'allarme di Coldiretti: "Può colpire anche la vite" 

L'associazione degli agricoltori punta il dito contro le "barriere colabrodo" dell'Ue, il cui sistema di controllo avrebbe "lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari". Annunciata una manifestazione il 26 febbraio a Bruxelles

Dopo la scoperta, a Triggiano, di una nuova variante della Xylella, individuata su alcuni alberi di mandorlo, Coldiretti Puglia punta il dito contro "il sistema di controllo dell'Unione Europea", "con frontiere colabrodo" che avrebbero "lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari, causando danni da miliardi di euro in Puglia, con 21 milioni di ulivi secchi e l’interro settore olivicolo in ginocchio in Salento".

L'associazione annuncia a tal proposito una manifestazione a Bruxells il prossimo 26 febbraio, indetta "contro una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta".

Ma Coldiretti avverte anche sui potenziali danni che il nuovo ceppo individuato nel Barese potrebbe causarea: "La Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa può colpire anche le piante di vite causando quella che viene definita la malattia di Pierce, una fitopatia che porta al disseccamento dei vigneti come accaduto in California – spiega Coldiretti Puglia -  esattamente come avviene per gli oliveti a causa della Xylella fastidiosa sottospecie pauca".  

“Contro il nuovo ceppo di Xylella che attacca i vigneti non va messa la testa sotto la sabbia, sostenendo il monitoraggio capillare, la divulgazione, l’informazione e stanziando indennizzi ad hoc per le aziende agricole che risulteranno colpite dalla malattia”, afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia nel sottolineare che “l’UE dovrà farsi carico del disastro che da oltre 10 anni si è compiuto in Puglia, anche per colpa dei mancati controlli del materiale vegetale importato in Italia, ma anche per il sostegno comunitario che è totalmente mancato in Salento, dove vanno espiantati tutti gli alberi secchi e rigenerato il territorio, dopo un danno ambientale, economico e paesaggistico di miliardi euro”.

“La tempestività con cui il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia ha individuato il nuovo ceppo grazie ad un monitoraggio in 134 siti soprattutto nelle aree indenni la dice lunga sulla necessità di non abbassare la guardia e di collaborare in ogni modo per creare una cintura di sicurezza che blocchi immediatamente l’avanzata del batterio Xylella fastidiosa fastidiosa”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova variante di Xylella scoperta nel Barese, l'allarme di Coldiretti: "Può colpire anche la vite" 

BariToday è in caricamento