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Via libera del Consiglio al bilancio 2019/2021: "Tasse invariate, mantenute le risorse per il Welfare"

Ok al documento di previsione. L'assessore D'Adamo: "Investimento su opere pubbliche e servizi". Critiche dall'opposizione: Melini attacca sui rincari per il taxi disabili, per Picaro "nessun miglioramento per la qualità di vita dei baresi"

Ok al bilancio di previsione 2019/2021. Il documento - l'ultimo della giunta Decaro prima delle elezioni - è stato approvato dall'aula Dalfino nella seduta di giovedì, insieme al Piano Triennale delle Opere Pubbliche

Manovra fiscale: "Tasse e agevolazioni invariate"

Per quanto riguarda la manovra fiscale 2019 - spiegano da Palazzo di Città - non sono stati previsti aumenti IMU, Tasi, Imposta Comunale sulla Pubblicità e Diritti sulle Pubbliche Affissioni e TOSAP, che restano ai livelli degli anni precedenti. Ferma alle tariffe 2016 la Tassa sui Rifiuti (TARI), "nonostante la progressiva estensione del servizio Porta a Porta sul territorio cittadino". Confermate anche le riduzioni/esenzioni e agevolazioni di tutti i tributi comunali in favore di numerose famiglie e aziende cittadine.

D'Adamo: "Investimento massiccio su opere pubbliche e potenziamento dei servizi"

Si dice soddisfatto dell'approvazione l'assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo: "Con la programmazione 2019/2021, in continuità con il passato, siamo riusciti a non aumentare le tasse e ad evitare il ricorso all’assunzione di nuovi mutui passivi. Abbiamo lavorato a lungo in questi mesi per raggiungere questo traguardo, senza tagliare servizi ai cittadini. Anche in questo bilancio abbiamo mantenuto tutte le agevolazioni e i contributi previsti per i cittadini e le famiglie in difficoltà, ai quali riusciamo a garantire supporto e strumenti. Come è accaduto per le annualità precedenti, c’è un investimento massiccio sul fronte delle opere pubbliche ed un potenziamento dei servizi erogati alla collettività, anche grazie ai fondi derivanti dai programmi di finanziamento nazionali e comunitari a cui il Comune di Bari si è candidato, e per i quali risulta beneficiario. In questi anni, assieme a tutta la giunta e alle strutture comunali, abbiamo lavorato senza sosta per utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili, riducendo gli sprechi e migliorando le procedure di riscossione. Questo ci ha permesso di lavorare sulla solidità di un bilancio comunale che oggi è una garanzia per la città di Bari".

"Servizi scadenti", "Nessun miglioramento per i baresi": critiche dall'opposizione

Nel corso del dibattito in aula non sono mancati attacchi e critiche mosse dall'opposizione. "Il bilancio di previsione 2019-2021 si distingue per essere ancora una volta, un bilancio lacrime e sangue per i cittadini baresi, senza alcun miglioramento nella qualità della vita dei cittadini baresi - commenta il consigliere della Lega Michele Picaro - L’addizionale regionale è ai massimi previsti dalla Legge, così come l’Imu. In merito alla Tari, l’amministrazione Decaro nel 2014 ha preteso dagli utenti una tariffa per un’ammontare di 64 milioni di €. Nel 2019, la sua ultima manovra targata centro-sinistra, l’ha portata ad € 74 milioni. Inutile ricordare l’estensione delle aree a sosta regolamentata a pagamento o, peggio ancora, il raddoppio del costo delle lampade votive". "Il dato più eclatante sono i 92 milioni di euro per il Welfare - attacca la consigliera e candidata sindaco Irma Melini - cifra incredibile a fronte dei servizi che vengono elargiti, con 40mila eprsone in Stato di povertà. Una cifra del genere mostra la necessità di cambiare l'amministrazione. Se pensiamo ai servizi dati alle famiglie indigenti e ai disabili. Bocciata l'opportunità di annullare la delibera di ottobre scorso con la quale è stato aumentato il costo dei taxi a chiamata per i disabili, praticamente raddoppiato". Attacca invece sui "circa 330 milioni di spese correnti" il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Carrieri: "Una cifra enorme destinata per un terzo alle municipalizzate, ovvero 64 milioni per Amiu, 35 per Amtab e 7 per la Multiservizi, assieme a tutta una serie di centri di costo che possono essere ridotti. Eccessiva è la spesa di 11 milioni di euro per le utenze, di 3 milioni di euro per i fitti degli uffici comunali, di 3 milioni di euro per interessi sul debito del Comune di Bari (circa 90 milioni di euro), di 2 milioni di euro (nel quinquennio) dello staff del sindaco".

I numeri del bilancio di previsione 2019/2021

Nel documento approvato dal Consiglio, le previsioni per titoli delle entrate finali (Titoli I-II-III-IV e V) formulate per l’annualità 2019 ammontano ad euro 593.218.106,45. La parte corrente, che concorre alla formazione del bilancio ammonta ad euro 417.380.402,81. "Con la manovra 2019 - sottolineano da Palazzo di Città - sono state mantenute inalterate, rispetto al 2018, le dotazioni di bilancio dedicate al Welfare all’ Istruzione e alle Politiche Giovanili e del lavoro, nonostante la generale esigenza di contenimento della spesa necessaria ad assicurare l’invarianza del carico fiscale TARI come innanzi evidenziato e il grosso sacrificio rappresentato dal Fondo Crediti di dubbia esigibilità e dagli adeguamenti contrattuali del personale dipendente". Ecco come sono ripartite le risorse per alcuni assessorati per il 2019: Gestione dei rifiuti igiene pubblica e tutela ambientale 76.197.218,54; Welfare Urbano 71.564.311,67; Politiche educative e giovanili, scuola e politiche del lavoro 45.607.054,77; Trasporto pubblico e viabilità 42.356.418,42; Gestione del patrimonio, ERP e Servizi Cimiteriali 32.602.664,05; Manutenzione e gestione immobili Multiservizi 9.013.685,42; Iniziative culturali e manifestazioni turistiche 4.539.621,85; Sport e promozione sociale 2.241.768,04.

Nessun nuovo mutuo, risorse confermate per i Municipi

Nel triennio non è previsto il ricorso all’accensione di nuovi prestiti a titolo oneroso per il finanziamento dei numerosi interventi presenti nel Programma Triennale delle opere pubbliche. "Per il quarto anno consecutivo, al finanziamento dei principali lavori, si è previsto di ricorrere unicamente con risorse dell’Ente costituite prevalentemente dai proventi delle concessioni edilizie, dai ricavi di alienazione e dalla devoluzione di mutui già concessi in esercizi precedenti e non interamente utilizzati, nonché dai numerosi trasferimenti da parte di altre pubbliche amministrazioni". In materia di decentramento amministrativo, le decisioni di spesa assunte per il triennio 2019/2021 salvaguardano tutte le dotazioni a disposizione delle cinque Municipi nelle specifiche funzioni decentrante (Istruzione, Sport, Cultura, Welfare, ecc.) che risultano confermate nella stessa misura prevista inizialmente per il 2018. Confermata anche l’assegnazione annua per ciascun Municipio di € 95.000,00 da destinare ad interventi di arredo urbano immediatamente disponibile subito dopo l’approvazione del Bilancio. 


 

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