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Politiche 2018, Lattanzio candidato M5S per il collegio barese della Camera. "L'illegalità si debella con il lavoro"

L'esponente pentastellato in corsa nella gara che riguarda gran parte dei quartieri del capoluogo: "Portiamo contenuti nell'interesse dei cittadini e non abbiamo grandi elettori alle spalle"

Nell'imprevedibile e affollato collegio uninominale di Bari Città per la Camera il Movimento Cinque Stelle, per le Politiche del 4 marzo, schiera Paolo Lattanzio, 38 anni e professionista del terzo settore, in corsa per un testa a testa incerto, con la prospettiva di un buon risultato come avvertono i sondaggi degli ultimi giorni. Lotta alla mafia, educazione, scuola e smart nation sono tra i punti del programma da lui sottolineati, nella cornice dei 20 presentati dal movimento: "Sul contrasto alla criminalità bisogna creare presìdi quotidiani di legalità che partano dal basso, ma anche il rafforzamento di quelli sociali. Penso sia importante far rivivere le periferie valorizzandone il potenziale della comunità che le abita. Tutto ciò si collega anche alla lotta alla corruzione che pesa, sulla vita dei cittadini, per decine di miliardi di euro l'anno. Non si tratta di un'incidenza virtuale ma quotidiana che si traduce in appalti truccati e speculazione, con problemi anche ambientali".

"Via la Buona Scuola. Contrastare mafie con l'occupazione"

Lattanzio, spiegando il programma, mette l'accento sul ruolo dell'istruzione per formare i cittadini di domani: "Il M5S - afferma - è per l'abolizione totale della 'Buona Scuola' approvata dal centrosinistra, che ha la visione di una scuola-azienda. Servono, invece, nuovi fondi per regolarizzare i precari e investire nella tecnologia perché è anacronistico pensare a una scuola solo 'di carta'. Sarebbe opportuna anche una riflessione sulle materie, aggiornandole rispetto alle necessità odierne. Fondamentale, anche investire in interventi strutturali per mettere in sicurezza gli istituti". L'esponente del Movimento sottolinea anche l'importanza del lavoro: "Non si può - dice Lattanzio - fare contrasto all'Antimafia senza agire sul tema occupazionale. Ci sono ragazzi che crescono con l'idea di dover emigrare e non è possibile che già dall'adolescenza possano essere emarginati o preoccupati. Bisogna quindi ragionare su una smart nation che possa consentire di creare imprese e lavori legati alle energie rinnovabili e al web, formare i giovani con l'intento di avere uno sbocco professionale. Il trait d'union tra tutto ciò è il reddito di cittadinanza che permetterebbe alle famiglie di avere la tranquillità di pianificare il futuro senza guardare alla criminalità". Per Lattanzio, inoltre, il "Sud è sparito dalla campagna elettorale. Serve portare in Parlamento le grandi istanze, i grandi temi".

"Testa a testa con il centrodestra"

La sfida di Bari Città si giocherà tutta nei prossimi giorni: "Si tratta - sostiene Lattanzio - di un collegio di alto livello. Mi rincresce che i competitor utilizzino termini come incompetenza e incapacità quando si riferiscono ai Cinque Stelle. Vorrei sfidarli sul rispetto dell'avversario. Il Pd ha messo in campo l'establishment schierando un uomo di partito e di palazzo. A destra è stata fatta una scelta su una professionista che non conosco ma che rispetto. Ritengo che stiano un po' misurando la forza dei vari partiti che compongono la coalizione, anche in vista delle Amministrative 2019. Liberi e Uguali ha un candidato di grande nome e un elettorato di medio-alta borghesia barese. Per noi dovrebbe essere un testa a testa con il centrodestra. Portiamo contenuti nell'interesse dei cittadini e non abbiamo grandi elettori alle spalle".

"Partecipazione concreta dei cittadini"

Infine, Lattanzio risponde alle critiche di gli rimprovera un passato non pentastellato ma vicino agli ambienti del centrosinistra cittadino: "Si è un po' giocato a soffiare sul fuoco. Per lavoro è innegabile - dice - dialogare con le pubbliche amministrazioni. Come tutti ho maturato idee e un percorso. In precedenza mi era sembrato di vedere scelte amministrative sensate ma le mie aspettative sono state deluse perché non ho visto forme di partecipazione concreta per i cittadini, quelle che poi ho trovato nel M5S. Non sarò mai l'attività più anziano del Movimento ma è positivo che vi sia un'apertura a risorse nuove, aggiungendo diversità e ricchezza di opinioni".

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