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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Orchestra sinfonica metropolitana, Decaro scrive a Madia: "Una legge per salvare i musicisti"

Il sindaco della Città metropolitana sollecita il ministro per la Funzione pubblica, chiedendo "un intervento normativo urgente" che possa garantire un futuro all'orchestra dell'ex Provincia di Bari

"Un intervento normativo" per garantire "la salvaguardia funzionale e occupazionale" dell'Orchestra sinfonica dell'ex Provincia di Bari. A sollecitarlo è Antonio Decaro, che, in qualità di sindaco della Città metropolitana, ha inviato oggi una lettera al Ministro per la Funzione pubblica, Marianna Madia, chiedendo una soluzione che possa garantire un futuro ai musicisti.

Dal 1° gennaio, infatti, con il passaggio dalla Provincia alla Città metropolitana, l'orchestra è diventata appunto di "competenza" della Città metropolitana. Ma la sorte dei suoi 32 orchestrali, di fatto, è diventata incerta. Il combinato disposto dei commi 44 e 85 della Legge Delrio - è spiegato in una nota dell'ente - non prevede infatti tra le funzioni fondamentali attribuite alla Città Metropolitana, quelle dell’attività musicale e soprattutto sinfonica. Dunque la Città metropolitana di Bari si trova a non sapere come "gestire" i 32 professori, di fatto dipendenti dell’Ente con contatto a tempo indeterminato, anche alla luce dei tagli previsti per le Città metropolitane.

Di qui l’appello del sindaco al Ministro. "L’orchestra – scrive Decaro nella lettera - riconosciuta Ico nel 1972, è andata via via assumendo un’importanza sempre crescente nel panorama musicale nazionale ed europeo, grazie anche alle prestigiose collaborazioni con grandi solisti e direttori d’orchestra conseguendo lusinghieri apprezzamenti da parte della critica specializzata. Attualmente – prosegue - prevede un impegno finanziario complessivo di 2 milioni e 500 mila euro al netto dei contributi del Miur e della Regione Puglia, di cui 1 milione e 400 mila per costo delle retribuzioni degli orchestrali e 1 milione e 100 mila derivanti dai cachet degli artisti ospiti e dai costi degli allestimenti. Cifre insostenibili in virtù dei progressivi tagli previsti per le Città metropolitane".  

Alla luce di ciò, il Sindaco Decaro ha rinnovato al Ministro la richiesta “di valutare, anche d’intesa con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, una soluzione normativa idonea alla salvaguardia funzionale e occupazionale dell’Istituzione, prevedendo un’azione integrata e coordinata fra Città Metropolitana di Bari, Regione, Istituzioni statali e Fondazioni lirico sinfoniche”.

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