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Emiliano e le liste del Pd pugliesi per le Elezioni politiche: "Grandi speranze ma amarezza per alcune esclusioni"

"La cosa certa  - spiega il governatore - è che dalla Puglia, dai territori, siamo pronti a fare la nostra parte per far conoscere il programma di governo del Pd"

“La direzione del Partito Democratico dopo un intenso e incessante lavoro di ascolto e analisi, ha formalizzato le prime candidature al Parlamento. Un lavoro non semplice, quello fatto dalla segreteria nazionale, di sintesi e composizione del quadro, un lavoro che suscita grandi speranze ma anche qualche amarezza, non potendo essere soddisfatte in questo passaggio tutte le legittime aspirazioni": ad affermarlo è il governatore pugliese, Michele Emiliano, commentando le prime ufficializzazioni delle candidature per il Partito Democratico alle prossime Elezioni Politiche del 25 settembre.

"La cosa certa  - aggiunge Emiliano - è che dalla Puglia, dai territori, siamo pronti a fare la nostra parte per far conoscere il programma di governo del Pd, per costruire intorno ad esso partecipazione e condivisione e per contribuire al rafforzamento dei valori che il programma racchiude e che trovano fondamento nella nostra Costituzione repubblicana”.

Emiliano fornisce una spiegazione alle scelte che hanno inevitabilmente provocato malumori tra alcuni uscenti non candidati: “Abbiamo dovuto accogliere la richiesta di Enrico Letta di candidare il vice presidente della Regione, Raffaele Piemontese, e la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone per rinforzare al massimo le nostre liste. Loredana e Raffaele, in due, hanno preso quasi 35 mila voti alle ultime regionali, sono due colonne del PD e della regione e hanno ricevuto un giusto riconoscimento dopo anni e anni di militanza e di campagne elettorali difficili. Si tratta di un contributo al PD che la giunta regionale ha dovuto offrire per dare una mano in un momento cosi difficile e anche per consentire a me di evitare la candidatura come capolista al Senato, alla luce della mia volontà di rimanere alla guida della Regione Puglia e in vista di anni che si annunciano importanti e difficili. Piemontese - rimarca sostituisce il più prestigioso e importante dei deputati pugliesi, Michele Bordo, al quale Raffaele deve moltissimo sin da quando, appena sedicenne, entrò nel PD svolgendo tutta la gavetta da consigliere comunale e da segretario cittadino e provinciale. Un curriculum che premia le giovani generazioni e la militanza più vera e difficile. Michele Bordo", deputato non riconfermato, "assieme alla segretaria provinciale Lia Azzarone dovrà supplire in caso di elezione al nuovo ruolo nazionale di Raffaele".

Capolista al senato c’è Francesco Boccia, "la cui carriera politica, al pari di quella di Antonio Decaro, comincia nel 2004 nella nuova giunta di centrosinistra del Comune di Bari. Quella giunta sembra oggi con ogni evidenza una squadra del livello quasi di un governo nazionale - dice Emiliano -  Insieme a Francesco abbiamo costruito pazientemente l’alleanza con il Movimento 5 stelle e il cambio di rotta del PD sulle politiche di transizione ecologica, partecipando al referendum contro le trivelle e alla costruzione del progetto di decarbonizzazione dell’Ilva per trasformare Taranto nel polo dell’idrogeno italiano, convincendo persino Draghi e l’Unione Europea della giustezza di questa impostazione.  Spero che il cammino al fianco dei 5 stelle possa ricominciare al più presto, anche grazie all’esperienza umana e politica che stiamo vivendo insieme nel Governo della Puglia".

Claudio Stefanazzi, candidato alla Camera, "è stato in questi sette anni il mio braccio destro, con l’esperienza maturata negli anni precedenti nel suo avviato studio professionale di avvocato che in tutto il mondo assisteva grandi investitori nelle complesse trattative di quel settore grazie all’approfondita conoscenza di molti ordinamenti giuridici del mondo. Le liste civiche pugliesi guidate da Alessandro Delli Noci e Sebastiano Leo e che esprimono tanti amministratori regionali, provinciali e comunali si riconoscono nella candidatura di Stefanazzi dal Capo di Leuca al Gargano e oggi confermano il Partito Democratico come il loro riferimento nazionale".

"Apprendo con amarezza - rimarca - che il Pd nazionale non ha accolto la nostra richiesta di candidare una giovane sindaca, sostituendola con una candidata campana già candidata in un collegio maggioritario della sua città.  Mi rendo conto che la Campania ha dovuto accogliere candidature di importanti leader nazionali, ma l’assenza del" sindaco di Bitetto Fiorenza Pascazio "pesa molto nella nostra squadra. Come dispiace molto per la vicenda della senatrice Assuntela Messina, sottosegretaria competente e attiva del Governo Draghi, la cui non ricandidatura in posizione utile nei listini bloccati rappresenta una grave perdita per la Puglia, ma purtroppo a causa della riduzione del numero dei parlamentari non è stato possibile per Enrico Letta trovare una collocazione migliore. Assieme a Michele Bordo costituirà una riserva di competenza e prestigio per le sfide che la Regione Puglia dovrà affrontare in futuro. Un ringraziamento sentito al segretario regionale del Pd Marco Lacarra che sarà ricandidato capolista a Bari. Si tratta di una candidatura per merito, essendo, come dimostrano i numeri e la storia recente, il segretario regionale PD più vincente di sempre. Marco Lacarra ha dialogato con la segreteria nazionale, alla quale tutte le decisioni sulle candidature statutariamente competono, cercando di tutelare al meglio le ragioni del Pd pugliese. 

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