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Petruzzelli, salta la riunione del Cda: commissariamento inevitabile

Quattro membri del Consiglio di amministrazione, Laterza, Filipponio, Altieri e Persichella, hanno disertato la seduta prevista per questa mattina, spiegando in una lettera le ragioni della scelta. Ora la palla passa al ministro Ornaghi

Il commissariamento, a questo punto, è inevitabile. E’ andato deserto l’incontro di questa mattina del Consiglio di amministrazione della Fondazione Petruzzelli, un appuntamento che si preannunciava ‘infuocato’. Ma a gettare acqua sul fuoco ci hanno pensato quattro esponenti del Cda: la quota della Regione, con Sabino Persichella, quella della Provincia, con il vicepresidente Nuccio Altieri, e quelle del ministero, i neo nominati Alessandro Laterza e Angela Filipponio. I quattro, stamattina, hanno inviato una lettera al Consiglio spiegando che la loro defezione deriverebbe da due aspetti, entrambi con destinatario Michele Emiliano.

I consiglieri, in questo modo, hanno manifestato il loro disappunto nei confronti del presidente della Fondazione Lirico Sinfonica e sindaco. Nelle missive, secondo fonti vicine al Cda, lo accusano della mancata nomina del sovrintendente e del ‘No’ all’approvazione del bilancio.

A questo punto, la palla passa al ministro per i Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, che, in breve tempo, dovrebbe nominare un commissario per la Fondazione, cosa peraltro condivisa anche dallo stesso Emiliano. La scelta dei 4 consiglieri ha comunque affossato la minoranza del Cda, composta dallo stesso primo cittadino e dal ‘suo’ Michele Bollettieri.

Ora da Roma l’intento sarà quello di analizzare lo stato dei conti dell’ente, a quanto pare non proprio in ordine, che conta 171 dipendenti a tempo determinato i quali, al momento, rischiano il posto di lavoro. E proprio loro, questa mattina, si sono piazzati davanti alle porte del politeama del murattiano, bloccando corso Cavour. Con la Slc Cgil, chiedono stabilizzazioni e maggiori finanziamenti. Uno striscione li ‘protegge’. Lenzuolo nero e scritta bianca e rossa a caratteri cubitali: i lavoratori precari, con le pettorine del sindacato, manifestano in questo modo tutto il loro disappunto sulle mancate stabilizzazioni e su presunti buchi in bilancio. Si legge: “Settanta milioni per la ricostruzione di un teatro stagionale. Un po’ troppo, no?”. Il nutrito gruppo di artisti e lavoratori commenta in questo modo secco i problemi che attanagliano l’ente lirico sinfonico. La manifestazione di stamattina, quindi, è la ‘fase due’ del volantino diffuso ieri dal sindacato in cui si chiedeva “la solidarietà dei cittadini baresi a sostegno del teatro e dell’occupazione”.
 

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