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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Primarie centrosinistra, Emiliano: "Ora le regole. La quota di 2 euro? Giusto che ci sia"

Le consultazioni per la scelta del candidato sindaco si svolgeranno il 23 febbraio. Per il primo cittadino giusto far pagare affinché le primarie "non diventino una barzelletta". Diverso il parere di Petruzzelli: "Gratis per allargare al massimo la partecipazione"

Dopo mesi di rinvii e incertezze, il centrosinistra ha finalmente trovato un accordo sulla data per le primarie: le consultazioni per la scelta del prossimo candidato sindaco si terranno il prossimo 23 febbraio.

Ma se per Emiliano "le primarie non sono mai state in dubbio", un nuovo fronte di scontro potrebbe aprirsi sulle regole di svolgimento delle consultazioni. "Per me - ha detto oggi Emiliano - il numero di firme da raccogliere per presentare la propria candidatura deve essere consistente altrimenti rischiamo di avere una moltiplicazione dei candidati. Se uno pretende di fare il sindaco di Bari e non raccoglie nemmeno qualche migliaio di firme, è meglio che desiste". Il sindaco si è poi detto certo della necessità di far pagare due euro ai partecipanti: è una quota, ha spiegato il sindaco, che "serve all'esecuzione delle operazioni: l'abbiamo sempre prevista e non vedo perché fare delle eccezioni stavolta. Senza il pagamento della quota avremo un inquinamento generalizzato delle primarie che diventerebbero una barzelletta".

Di diverso avviso invece il consigliere Pietro Petruzzelli, il primo ad ufficializzare mesi fa la propria candidatura e a chiedere le primarie, per il quale le primarie del 23 febbraio "devono essere un appuntamento inclusivo per far riavvicinare la politica ai cittadini baresi", e per questo devono essere gratis. Petruzzelli chiede inoltre che le consultazioni vengano allargate anche ai candidati alle Presidenze delle Circoscrizioni, e che venga data facoltà di voto  ai sedicenni, agli studenti universitari fuorisede che esibiscono il libretto universitario e ai migranti. Alle richieste di Petruzzelli hanno fatto eco i Giovani democratici baresi, che sottolineano anche la necessità di non limitare la partecipazione dei candidati chiedendo un numero di firme trppo alto. "Le primarie - scrivono in una nota - o sono larghe e aperte per davvero, oppure semplicemente non sono primarie".

A mettere in chiaro la necessità di ridiscutere le regole anche il vicesindaco e futuro candidato alle primarie Alfonso Pisicchio (Centro democratico): " Non può essere chiesto a chi, come noi del Centro Democratico, rappresenta una soggettualità politica distinta dal PD, è di firmare un modulo già predisposto, una specie di contratto per adesione sulle ‘primarie’, con regole già scritte da altri", chiarisce Pisicchio in una nota. "Non escludo, dunque, nulla, -spiega ancora Pisicchio - ma voglio partecipare a scrivere le regole del gioco e il quadro programmatico, che, dopo le due sindacature di Emiliano portate a termine con l’esaurimento del programma, va evidentemente riprogettato".

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