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Regionali Puglia, il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar sugli eletti Pd

Accolto l'appello dei consiglieri Mennea e Mazzarano, che sulla base della decisione del Tar sarebbero stati esclusi in favore di altri candidati non eletti del Pd, Sergio Blasi e Teresa Cicolella

Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar Puglia in relazione al meccanismo di scorrimento degli eletti del Partito democratico in Consiglio regionale. I giudici, come riporta l'Ansa, hanno confermato la procedura applicata inizialmente dall'Ufficio elettorale centrale, accogliendo l'appello dei consiglieri regionali Michele Mazzarano e Ruggiero Mennea. Questi ultimi avevano impugnato la decisione del Tar che li avrebbe esclusi dal Consiglio regionale in favore di altri candidati non eletti del Pd, Sergio Blasi e Teresa Cicolella.

Secondo il Consiglio di Stato, riporta ancora Ansa,  "una volta che l'esigenza di garantire la rappresentanza di tutte le circoscrizioni è stata soddisfatta, l'assegnazione degli ulteriori seggi deve seguire la graduatoria dei voti al fine di realizzare una ripartizione conforme all'esito delle elezioni".

"In momenti come questi ti ritrovi davanti a un bivio - commenta su Fb Domenico De Santis, attuale vice capo gabinetto della Regione e tra i non eletti del Pd, il cui ricorso era stato inizialmente accolto dal Tar - Tirare la spugna e gridare all’ingiustizia, forte dei 15000 consensi ricevuti. Oppure farsi guidare dalla responsabilità che quei 15000 consensi sinceri, preziosi ti infondono. Scegliere la prima strada significherebbe tradire non solo voi che mi avete supportato, ma anche e soprattutto i valori della mia famiglia, i valori che mi hanno guidato finora nella mia attività quotidiana. La politica, per me, è una passione da vivere tra la gente ogni giorno, un impegno sociale, una dedizione costante all’ascolto e alla risoluzione dei problemi che affliggono le persone, il territorio che amo e al quale ho dedicato tutto me stesso, da sempre. L’ho ripetuto mille volte, non per raccogliere qualche voto, ma perché ne sono fermamente convinto. E voglio essere conseguente e leale alle mie convinzioni. Quindi, la sentenza di oggi non è una sconfitta, ma un mattone di una storia ambiziosa tutta da costruire, che cambia solo il modo e non la sostanza del mio impegno. Sarò ancora al servizio dei pugliesi nel mio ruolo di vice capo di gabinetto".

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