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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Decaro smentisce la visita alla sorella del boss, Gasparri lo attacca: "Si arrampica sui vetri"

Il senatore di Forza Italia: "Non ha sconfessato Emiliano, né sul palco e né subito dopo. Ha aspettato più di ventiquattr'ore per fare una narrazione in parti diversa ed in parte coincidente. La pezza è peggiore del buco"

"Si sente forte e chiaro il rumore delle unghie che scivolano mentre Decaro tenta di arrampicarsi sui vetri. Dice sostanzialmente il sindaco di Bari che Emiliano ha mentito davanti ai cittadini quando ha raccontato un episodio di molti anni fa con dovizia di particolari". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri. Continua, dunque, il 'botta e risposta' a distanza fra il primo cittadino barese e il politico romano. 

Il tema della diatriba è adesso concentrato sulla smentita di Decaro del racconto fatto da Emiliano, in merito alle minacce subite dall'allora assessore al Traffico. "Emiliano ha detto che da sindaco accompagnò l'assessore dell'epoca Decaro, impegnato in lavori pubblici, nella casa della sorella di un boss affidandoglielo per poter proseguire nelle attività intraprese - sottolinea Gasparri - Il racconto di Emiliano è stato breve, ma preciso. E mentre raccontava la visita in questa casa, dicendo che erano andati, lui e Decaro, a bussare, l'attuale sindaco di Bari ha avallato il racconto, basta rivedere il filmato, mimando il gesto di chi bussa alla porta facendo 'toc, toc'. Decaro non ha smentito né sul palco e né subito dopo Emiliano ed ha aspettato più di ventiquattr'ore per fare una narrazione in parti diversa ed in parte coincidente. Gli incontri ci sarebbero stati, ma per strada, occasionali e non con una visita domiciliare su cui Emiliano è stato molto, ma molto preciso".

"È ovvio - continua il senatore di Forza Italia - che questo giochino nasce dall'imbarazzo di Decaro, che viene descritto da Emiliano come compagno di visite a casa della sorella di un boss. Causate dalle minacce che Decaro avrebbe subito, si deve immaginare, da persone collegate a questo boss. Di fronte alle minacce il dovere di Emiliano e di Decaro sarebbe stato quello di fare una denuncia presso la Procura, non di recarsi a casa della sorella. La smentita postuma di Decaro aumenta l'imbarazzo ed il discredito per i due esponenti del Pd. Decaro in pratica dà del bugiardo ad Emiliano. Che ora inventerà forse una terza versione. C'è insomma materia sufficiente per accertamenti in sedi politiche ed istituzionali su questi collegamenti delle amministrazioni di sinistra baresi e familiari di appartenenti ai clan. La non concordanza delle versioni di Emiliano e di Decaro é palese. E il ritardo nella smentita fa ben capire che si tratti di ragionamenti elaborati per tentare di mettere una pezza. Ma come si sa la pezza è peggiore del buco. E la pezza di Decaro è davvero ridicola. Andiamo avanti per scoprire la verità sui rapporti tra le amministrazioni di sinistra baresi e ambienti quantomeno discutibili".

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