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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Puscas: "Da sempre legato al Bari. Torno con grandi aspettative"

L'attaccante romeno tornato in Puglia in prestito dal Genoa, ha parlato alla stampa dopo aver debuttato nel pari di Ascoli

In campo per l'ultima mezz'ora nel 2-2 subito in rimonta al Del Duca contro l'Ascoli, George Puscas ha iniziato la sua seconda avventura con la maglia del Bari dopo quella nella stagione 2015-2016.

L'attaccante romeno, tornato a difendere i colori biancorossi in prestito dal Genoa, è intervenuto in sala stampa per essere (ri)presentato ai giornalisti. "Sono arrivato in una squadra che ha potenziale e aspira a grandi traguardi - ha detto il classe '96 -. Per me è un grande ritorno perché sono sempre stato legato al Bari, da quando sono arrivato da giovane. È stata la prima esperienza tra i professionisti dopo l'Inter. Torno qui con grandi aspettative ed emozione, pronto per dare tutto. Cosa sogno? L'obiettivo è sempre il grande traguardo, lassù (la promozione ndr) ma dobbiamo lavorare tanto ed essere ancora più squadra per provare ad arrivare in Serie A".

In rossoblù ha trovato poco spazio, e con gli europei in Germania a giugno, Bari rappresenta un'importante vetrina: "La nazionale è un obiettivo a cui punta ogni giocatore, ora però sono al Bari e proverò a dare tutto quello che ho qui. Quando sarà il momento della nazionale mi farò trovare pronto".

La trattativa tra Genoa e Bari non è stata semplicissima ma la volontà del calciatore di tornare in Puglia è sempre stata chiara: "C'erano cose da sistemare tra le società. Io ho dato il mio ok, non so cosa abbia rallentato il tutto,  ma entrambe le squadre conoscevano la mia volontà. Io ero pronto e finalmente sono arrivato. Il futuro? Sono cose tra le società. In prestito secco o con obbligo, cambia poco: sono venuto con grandi motivazioni. Ho voglia di giocare e di affermarmi, non mi interessa la formula. Sono in un grande club: i miei obiettivi sono far bene e giocare. Voglio dare il 100%, poi chissà che succederà. Prima aiuto la squadra, poi penseremo alle trattative".

Nella sua carriera, che inizialmente sembrava promettere molto bene, ma in cui ha forse raccolto meno rispetto alle potenzialità di cui dispone, Puscas è andato solo una volta in doppia cifra (nel Reading, nel 2019-2020, quando segnò 12 reti ndr): "Secondo me ogni giocatore ha il suo percorso. La doppia cifra? Bisogna vedere le stagioni, gli infortuni, ci sono tante cose da considerare. Certo che se un attaccante gioca sempre deve puntare alla doppia cifra. A me piacerebbe fare non solo dieci gol ma anche dieci assist, prima, però, penso ai traguardi della squadra. In ogni club in cui sono stato ho contribuito a conquistare obiettivi, i gol sono sempre arrivati, 8-9, mi interessava poco".

Puscas era stato cercato da Polito già in estate: "Il direttore mi aveva contattato ma io ero nel progetto del Genoa e volevo ritagliarmi il mio spazio in Serie A. Non ho rifiutato il Bari, ma arrivare in A è il sogno di ogni giocatore. Non avendo spazio a Genova, Bari è sempre stata la prima opzione perché il direttore mi ha sempre fatto sentire desiderato e per un giocatore questo conta. Giocando posso ottenere ciò che desidero".

La prima esperienza dell'attaccante scuola Inter con il Bari si concluse al turno preliminare con il Novara, che vinse 3-4 al San Nicola ai supplementari. Il ritorno in biancorosso potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio: "Non sono tornato per caso, qui ho fatto qualcosa di importante. Perdemmo i play-off al 117', andammo ai supplementari, i tifosi ci speravano. Sono venuto per riprovare quel salto, per fare squadra. Io voglio bene al Bari e ai suoi tifosi che mi accolsero benissimo quando ero un bambino. Ora ho più esperienza, sono più maturo e voglio aiutare la squadra".

Sui sentimenti dello spogliatoio dopo il pari subito in rimonta ad Ascoli: "Guardavo le partite del Bari e i risultati. Dobbiamo migliorare nel chiudere la partita. Se si è a 2-0 bisogna non prendere gol, continuare ad attaccare senza indietreggiare. Mi è dispiaciuto, sono entrato, volevo portarla a casa. Ascoli è un campo difficile. Prendiamoci quel punto, arrabbiati. Giocare le prossime per i tre punti. Dobbiamo provare a vincere tutte le partite, giocare come nei primi 30-40' ad Ascoli, fare almeno 70-80' così. Quando subisci una rimonta non è bello. Andare avanti 2-0 in trasferta non succede sempre, là bisogna chiuderla. C'era rammarico ma siamo tornati a Bari e sappiamo cosa ci aspetta: partite in cui non commettere gli stessi errori e provare a prendere i tre punti. L'abbiamo vissuta come una piccola sconfitta, perdere due punti ci è stato stretto, ma abbiamo già iniziato a prepararci per la prossima".

Sugli allenatori a cui è particolarmente affezionato: "Lego con tutti gli allenatori che ho avuto. Molti di loro sono ex attaccanti, che mi hanno dato dei consigli, migliorare nei dettagli. Giocando di più, fisicamente sto bene, non ho avuto tanti minuti. Devo abituarmi a sentire lo stadio e il campo".

Il 26 dicembre 2022 Puscas con il Genoa andò a segno al San Nicola contro i biancorossi ma non esultò: "Solitamente quando un attaccante fa gol esulta ma il Bari ce l'avevo dentro. Era la curva dove ho segnato l'ultimo gol e anche se sono passati anni non ho esultato istintivamente. Ora il destino mi ha portato qua. Non si sa mai cosa succede nella vita. Ho sempre avuto rispetto dei tifosi per le squadre in cui ho giocato e che mi hanno sostenuto. Ora voglio aiutare la squadra con i gol, esultare sotto la Curva".

Sul suo ambientamento tattico nel Bari di Marino: "Ho giocato parecchio col 4-3-3, mi trovo a mio agio in questo modulo. Ci sono giocatori tecnici e rapidi che creano spazi, io provo a stargli vicino, a lottare e a chiudere le azioni. Sta andando bene, in allenamento si scopre ogni giorno qualcosa. Devo ancora capire come mettermi più a disposizione dei compagni e trovarci al meglio".

Di Cesare era a Bari con Puscas nella stagione 2015-2016 ed è stato uno di quelli che ha contribuito a invogliare il romeno a tornare al San Nicola: "Valerio mi ha scritto, mi ha cercato. Mi voleva far capire cosa vuol dire giocare qui, ma lo ricordavo bene. Questa è una società di grande livello. Il capitano ha ancora tanta voglia di giocare ancora e di portare il club in alto, mi impressiona. Lo ringrazio e spero che insieme a tutti gli altri riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi".

Con Puscas l'attacco del Bari, che può già contare su Ménez, Nasti, Kallon e Sibilli, oltre ad Achik e Morachioli, è un reparto di tutto rispetto per la categoria: "Come potenzialità possiamo fare tanto, ma vale lo stesso per il centrocampo e per la difesa. I giocatori che abbiamo hanno esperienza. C'è Ménez, Sibilli con cui ho già giocato. Dobbiamo trovare i sincronismi giusti, legare bene il nostro gioco".

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