rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Volley

Un DNA che non mente: la promettente carriera pallavolistica di Giorgia Barbone

Per lei ennesima convocazione in Nazionale: suo padre Giuseppe ha giocato per anni in Serie A, ma anche sua madre è un’ex giocatrice molto apprezzata

Nuovo appuntamento per il progetto Club Italia del Sud che coinvolge atlete del Sud Italia in un progetto di formazione e qualificazione diretto dai tecnici del settore nazionali. Il Direttore Tecnico delle attività Giovanili Femminili Marco Mencarelli ha convocato a Campobasso 20 atlete per uno stage che terminerà proprio oggi. Tra queste anche una giocatrice pugliese che sta raccogliendo in modo più che dignitoso il testimone dei propri genitori.

Si sta parlando di Giorgia Barbone, classe 2008, figlia d’arte che ha tutte le carte in regola per ripercorrere la carriera di papà Giuseppe (a lungo nella Serie A maschile, in particolare a Gioia del Colle e Castellana Grotte) e di mamma Rosita Marzullo, anche lei colonna del volley barese con diverse presenze nelle categorie che contano. Mencarelli l’ha scelta a distanza di tempo, a conferma delle potenzialità di questa giocatrice, attualmente capitano dell’Under 16 dell’UISP ’80, società di Putignano.

Si tratta di uno dei “prodotti” più interessanti del vivaio del Castellana Grotte, tanto è vero che Giorgia ha avuto la possibilità di esordire in Serie B1 appena 13enne, nel 2022, di conseguenza non si può che immaginare un futuro roseo per lei. È una ragazza molto più matura della sua età, come confermato dalle recenti dichiarazioni rilasciate in merito al campionato che sta disputando con l’Under 16: “Abbiamo avuto modo di crescere sia tecnicamente sia come squadra ogni partita sempre di più, ma non abbastanza per quello che faremo d’ora in avanti, penso che non serva pensare al passato ma guardare avanti e continuare sulla nostra strada che diventa sempre più ardua e ogni giorno cerchiamo di esserne all’altezza mettendoci alla prova in ogni nostro allenamento. Il mio augurio per questo gruppo è di poter continuare questo percorso il più a lungo possibile”.

Più volte ha parlato di queste convocazioni in Nazionale come un punto d’inizio e non di arrivo: è l’atteggiamento giusto per chi ha la consapevolezza di avere ancora tanto da imparare, il tutto certificato dal fatto che ha cominciato come centrale (come i suoi genitori) prima di scoprire il ruolo di schiacciatrice.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un DNA che non mente: la promettente carriera pallavolistica di Giorgia Barbone

BariToday è in caricamento