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Cronaca

Calcioscommesse, il pressing su Stellini: "Tutta Italia sa come funziona a Bari"

In una conversazione telefonica con Marco Esposito agli atti dell'inchiesta, l'ex biancorosso racconta un episodio avvenuto in occasione di Bari-Genova, quando uno scommettitore lo avvicinò chiedendogli di perdere la gara dicendo che "tutta Italia sapeva" che i giocatori del Bari erano disposti a vendersi le partite

Che a Bari ci fossero giocatori disposti a vendersi le partite era un fatto ben noto nell'ambiente calcistico nazionale e in quello degli scommettitori. E' quanto si deduce da una delle conversazioni telefoniche intercettate e contenute negli atti dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Masiello e dei suoi due amici Carella e Giacobbe.

E' il 3 febbraio 2012 e a parlare sono due ex biancorossi, Marco Esposito e Cristian Stellini, attualmente alla Juve come collaboratore tecnico di Conte. Commentando la vicenda calcioscommesse, Stellini racconta un episodio avvenuto in occasione della partita Bari-Genova, una delle gare che secondo gli investigatori sarebbe stata truccata. L'ex biancorosso, infatti, riferisce di essere stato avvicinato da un individuo il quale gli avrebbe chiesto di perdere la partita: "In tutta Italia mi dicono che voi fate cosi", avrebbe detto lo scommettitore a Stellini. "Io - racconta ancora Stellini ad Esposito nella telefonata - gli dico guarda che non è vero niente io no so niente quindi". L'interlocutore però insiste, sempre secondo quanto racconta Stellini. "Però, sai - afferma l'uomo all'ex giocatore - visto che ormai la voce si è sparsa in giro tutta Bari ha deciso di scommettere". Dunque "se dovete fare un favore qua c'é gente che ha messo tanti soldi, fateci la cortesia". Stellini avrebbe tagliato corto: "Guarda l'unica cortesia che posso fare é che se puoi togliere i soldi che hai messo, toglili, perché noi giocheremo la partita per vincere".

Il 'sistema Masiello', quindi, sarebbe stato ben noto in tutto l'ambiente calcistico. "Tutti sapevano delle scommesse", come aveva dichiarato agli inquirenti qualche tempo fa anche uno dei ristoratori baresi coinvolti nell'inchiesta. Ma gli inquirenti insistono: Masiello non avrebbe mai potuto agire da solo, dietro di lui c'è senza dubbio una "rete" di complicità da parte di altri ex compagni di squadra che ha reso possibile l'affare scommesse. Ed è possibile che presto emergano nuovi nomi. Forse già oggi, quando Masiello dovrà comparire davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia, e non è escluso che sia disposto a fare nuove ammissioni.

 

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