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Cronaca

Ferrovia Corato-Andria senza sistemi di sicurezza automatici: servivano solo 2 milioni

Prosegue l'inchiesta dell Procura di Trani: la linea sarebbe stata la sola a binario unico in Italia senza i dispositivi previsti da una direttiva europea, su cui era stata concessa una deroga da una struttura del Ministero dei Trasporti

Sarebbero bastati circa 2 milioni di euro per 'mettere in sicurezza' il tratto ferroviario tra Andria e Corato, ancora sprovvisto di sistemi automatici di controllo. Soldi che sarebbero stati già a disposizione di Ferrotramviaria.  E' quanto emerge dalle indagini della Procura di Trani sull'incidente di martedì scorso che ha provocato 23 morti e oltre 50 feriti per lo scontro di due treni della Ferrotramviaria. L'inchiesta, per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, sta facendo luce sul perché non sia stato effettuato un ammodernamento così indispensabile su una linea che attendeva da anni il raddoppio.

Tutta la linea disponeva di sistemi di controllo, tranne quel tratto, in cui circolavano treni in entrambe le direzioni. Una situazione decisamente rischiosa e obsoleta, non ancora risolta nonostante la direttiva europea 122 del 2015 che obbligava le società ferroviarie a dotarsi di sistemi di controlli automatici entro dicembre 2017. L'Ustif, la struttura del Ministero delle Infrastrutture che gestisce i trasporti pubblici a linea fissa, ha dato via libera per una deroga al provvedimento. Gli inquirenti, in queste ore, stanno approfondendo proprio la necessità e l'utilità di questa deroga.

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