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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Non vogliamo guerre, vogliamo lavorare": stop ai pescherecci in Puglia, protesta al porto di Bari

"Siamo arrivati a perdere soldi ogni volta che usciamo", spiega uno dei manifestanti radunati davanti al varco della Vittoria, dove sono giunte anche delegazioni delle altre marinerie del Barese e di Manfredonia, Bisceglie e Trani

Pescherecci fermi ormai da una settimana, in Puglia, contro il caro gasolio. Oggi la protesta, che già nei giorni scorsi si era fatta sentire in provincia, come a Molfetta, si è concentrata a Bari, dove sono giunte anche delegazioni delle marinerie di Manfredonia, Bisceglie, Trani e Mola hanno protestato in sit-in davanti al varco della Vittoria, all'ingresso del porto.

Nell'area sono stati affissi anche striscioni, con messaggi come "Se il pesce fresco vuoi mangiare, sul gasolio non speculare" e "Non vogliamo guerre, ma solo lavorare". Alcuni momenti di tensione  si sono registrati quando i manifestanti, come riportato dall'Ansa, hanno cercato di invadere la carreggiata di accesso al varco portuale: a impedire loro di attraversare la strada e quindi di bloccare l'ingresso del porto sono poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli. La situazione è comunque tornata alla normalità dopo una breve interlocuzione con gli agenti della Digos.

Intanto una delegazione di pescatori di Manfredonia si è spostata nel palazzo della Regione per incontrare il dirigente del dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, il vicecapo di gabinetto Domenico De Santis. Si collegherà l'assessore regionale all'Agricoltura Donato Pentassuglia.

A rischio 4mila addetti del settore in Puglia

La testimonianza: "I costi attualmente superano i guadagni"

"I costi attualmente superano i guadagni - spiegano i manifestanti a BariToday - tre quattro mesi fa riuscimao a coprire con 4-500 euro giornalieri i costi, adesso è impossibile. Spendiamo 1200 euro, ma con imbarcazioni che consumano anche 1700 litri ci vogliono 1500 euro al giorno". La richiesta dei pescatori al Governo è di un prezzo fisso statale per il gasolio: "Noi siamo produttivi, non c'è alle spalle un'azienda. La maggior parte delle volte che usciamo in mare subiamo una perdita. Questo lavorando praticamente 400 ore al mese con ritmi logoranti e così ci troviamo senza stipendio". 

L'incontro con l'assessore all'Agricoltura

In mattinata l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, e il vice Capo di Gabinetto, Domenico De Santis, hanno incontrato, in video collegamento, una delegazione di manifestanti delle marinerie pugliesi che hanno protestato davanti al Porto di Bari. Nel corso della riunione è stata data notizia della pubblicazione del decreto ministeriale “Indennizzi” che stanzia 20 milioni di euro per fronteggiare il “caro energia”. Si tratta di risorse ottenute grazie al lavoro dell’assessore regionale in qualità di capofila della Conferenza delle Regioni. Al contempo la Regione condivide le riflessioni degli operatori in quanto queste somme devono ritenersi insufficienti rispetto alla gravità della crisi in atto.

Tra le ulteriori azioni proposte dalla Puglia al Governo nazionale si è dato conto della richiesta di prorogare il credito d’imposta previsto per il primo trimestre 2022 anche al secondo trimestre.Con i pescatori si è discusso anche della necessità di attivare il “Fermo bellico” anche ai Paesi del Mediterraneo. Il Governo Italiano, difatti, ha avanzato la proposta e ora è all’esame del Consiglio dei Ministri europei della Pesca in programma nei prossimi giorni a Bruxelles. Proprio i rappresentanti hanno chiesto alla Regione Puglia di intervenire sul Ministero del Lavoro affinché si faccia uno sforzo maggiore per la messa a punto di un sistema di norme che consentano la piena applicazione della CISOA. Inoltre, la Regione ha fatto propria la richiesta di sottoporre al MEF e all’Agenzia delle Entrate la richiesta di proroga delle scadenze fiscali. Infine, i rappresentanti regionali hanno informato che l’interlocuzione con la capitaneria è serrata per accelerare l’erogazione dell’indennità di fermo pesca del 2021. L’assessore ha, inoltre, convocato per il prossimo martedì mattina una riunione con il Comitato Pesca regionale per aggiornare il tavolo delle risultanze di un incontro tra le Regioni che si terrà lunedì 30 maggio.

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