Inverno senza pioggia, scende ancora l'acqua negli invasi: agricoltori pugliesi in allarme
A rilanciare le preoccupazioni per la scarsità di precipitazioni e le conseguenze sulle colture è la Coldiretti regionale: "A rischio semine di cereali e legumi, pascoli compromessi"
"Scende ancora il quantitativo di acqua negli invasi con -140 milioni metri cubi di acqua": a rilanciare "l'allarme siccità" in Puglia pè la Coldiretti regionale, che riporta i dati dell’Osservatorio di ANBI Nazionale aggiornati al 14 febbraio scorso, raffrontati allo stesso periodo dell’anno scorso.
"Sale l’allerta nelle campagne – aveva avvertito già ieri la Coldiretti regionale - dove le coltivazioni ingannate dall’inverno caldo sono ancora più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, con i mandorli fioriti in Puglia a febbraio, gli oliveti in perenne vegetazione e la mancanza di piogge che sta già determinando una preoccupante siccità".
"L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli", afferma Coldiretti, sottolineando "che i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm ma servono anche – conclude Coldiretti – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno".