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Debutta il Consiglio comunale, Decaro: "Confrontiamoci". Di Rella presidente, rinviata scelta vice

Seduta inaugurale in Sala consiliare tra numerosi volti nuovi e riconferme. Tra le new entry anche I 5 Stelle, Di Paola e Desirèe Digeronimo. Il sindaco: "Bari ha bisogno di risposte urgenti". Sul nome del vicepresidente, non c'è accordo tra le opposizioni

Per tanti, un ritorno tra i vecchi banchi, per molti un primo giorno di scuola da ricordare. A 68 giorni dalle Elezioni e 54 dai ballottaggi, Palazzo di Città può ospitare il nuovo Consiglio comunale. A debuttare, in Aula Dalfino, è la nuova composizione dell'assise, ridotta a 36 membri più il sindaco, per effetto delle norme del Governo sulla stretta alle 'poltrone' degli Enti locali. Ventitré i consiglieri di maggioranza del centrosinistra, compreso Lacoppola, eletto con Ncd, ma già passato alla maggioranza con Realtà Italia, tredici quelli di opposizione di centrodestra, tra cui 2 del M5S e Desirèe Digeronimo, ripescata all'ultimo momento dopo la verifica ufficiale dei voti.  

Anche l'avversario principale di Decaro, Mimmo Di Paola, ha preso il suo posto, confermando l' intenzione di contribuire appieno ai lavori del Consiglio. L'atmosfera, era quella dei giorni inaugurali, tra saluti, abbracci bipartisan e inno nazionale. Nel pubblico, come un qualsiasi cittadino, l'ormai ex sindaco Michele Emiliano, proiettato verso la corsa alle Regionali 2015, il senatore di Fi, D'Ambrosio Lettieri e anche alcuni attivisti Pro-Palestina, che hanno sventolato la bandiera del martoriato stato, in queste settimane sotto i pesanti bombardamenti israeliani.

Decaro, davanti a una Giunta quasi al completo (assente solo l'assessore Maselli), ha rivolto le sue prime parole al nuovo Consiglio indossando la fascia tricolore: "Bari sta aspettando da troppo tempo ormai. Ha bisogno di risposte urgenti che il Sindaco e la giunta da solo non può dare. Dimostriamo ai cittadini che sapremo prenderci le nostre responsabilità e soprattutto di essere all’altezza della loro fiducia. Non solo noi dobbiamo essere orgogliosi di rappresentare i cittadini - ha aggiunto - ma dobbiamo far si che siano i cittadini ad essere orgogliosi del nostro operato".

Palazzo di Città, prima seduta del Consiglio comunale

L'assemblea, coordinata da Marco Lacarra, dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria dell'avvocato Mario Russo Frattasi, già candidato sindaco nel 2009, ha dapprima ufficializzato la nomina di 3 nuovi consiglieri (Neviera, Campanelli e Bronzini), subentrati rispettivamente ai neo assessori Brandi (Realtà Italia), Tomasicchio (Decaro per Bari) e Petruzzelli (Pd), quindi ha eletto presidente del Consiglio Pasquale Di Rella (Pd), riconfermato dopo 5 anni sullo scranno 'più alto' dell'aula. Per lui 34 voti e 3 schede bianche: "Il mio mandato si caratterizzerà come quello precedente - ha dichiarato - , con assoluta terzietà rispetto alle posizioni della Giunta e delle minoranze, facendo rispettare la dignità di ciascun consigliere".

Fallita invece l'elezione del vicepresidente, con le opposizioni ancora alla ricerca di un nome su cui convogliare il consenso: l'urna è stata così riempita di schede bianche, ad eccezione di 2 voti per Romeo Ranieri di Ncd e una nulla (preferenza per MassimoPosca, non più in Consiglio, ma in Municipio I). Quella che doveva essere una semplice presa d'atto degli eletti e una rapida votazione, si è invece trasformata in una seduta di oltre 3 ore, con interventi da una parte e dall'altra sul nodo vicepresidenza, ma anche occasione per esternare qualchepiccolo malumore nella maggioranza, come nel caso di Sel, il cui consigliere, Pierluigi Introna, ne ha rimarcato l'assenza in Giunta.

Alla fine si è deciso di spostarla (assieme all'elezione dei componenti della Commissione Elettorale) al prossimo Consiglio, da convocare entro 30 giorni: "E' stato giusto - ha rimarcato Di Rella - consentire alle forze di minoranza di avere più tempo a disposizione per far emergere al loro interno, possibilmente in modo unanime, una figura che possa affiancarmi in questo lavoro prezioso di collante tra il Consiglio e l'Esecutivo. La normativa consente di poter votare in 3 sedute distinte". Tanti i possibili candidati nelle file dell'opposizione, da Anna Maurodinoia, eletta con oltre 3mila preferenze nella lista Schittulli, allo stesso Ranieri, fino a Filippo Melchiorre, ma Forza Italia, con 4 consiglieri, preme per ottenere la carica.

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