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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

"Cassano candidato con Calenda? Non aveva profilo per il Pd": Boccia chiede le dimissioni del direttore Arpal Puglia

Il senatore pugliese del Pd duro contro Cassano che già negli scorsi giorni aveva annunciato l'adesione ad 'Azione': "Calenda l'ha trovato nel mercato dei mercenari, si dimetta e passi all'opposizione"

"Non abbiamo voluto candidare Cassano perché abbiamo sempre pensato non avesse il profilo per rappresentare la nostra idea di Italia democratica e progressista. Ce lo aveva chiesto ed abbiamo detto di no": ha commentato così il capolista Pd al Senato in Puglia, Francesco Boccia, la candidatura dell'ex sottosegretario al Lavoro nei governi Renzi e Gentiloni, nelle liste di 'Azione' alla Camera, per le prossime elezioni politiche (collegio Puglia 2 Molfetta-Bari). 

Le dichiarazioni di Boccia, rilasciate a Bari durante una serie di incontri elettorali, come riporta l'agenzia Dire, hanno tono polemico nei confronti del partito di Calenda che ha accolto nelle proprie fila Massimo Cassano, l'attuale direttore generale dell'Arpal, l'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro della Puglia: "Evidentemente - ha continuato Boccia - l'ha trovato nel mercato degli svincolati ed i mercenari di solito si accasano in base a quello che gli si promette. Dovete chiedere a Calenda qual è il motivo per cui Cassano corre per lui. Mi auguro abbia il buon gusto di dimettersi e di passare all'opposizione perché quello penso sia il posto giusto per lui".

La stoccata conclusiva di Boccia è centrata sulla natura dell'impegno politico sostenuto negli ultimi anni da Cassano: "Il civismo è una cosa, i legionari sono un'altra". 

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