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"Schiaffo" a Emiliano sul manifesto, Direzione Italia: "Vera violenza è il malgoverno che i pugliesi devono sopportare"

In una nota congiunta il presidente del gruppo regionale e il coordinatore regionale dei fittiani, Ignazio Zullo e Francesco Ventola, replicano alle polemiche

"In Puglia abbiamo una delle Sanità peggiori d’Italia. Lo denunciamo da anni ma obiettivamente è servito a poco: il presidente e assessore regionale alla Sanità è rimasto “sordo”, chiaramente non di fatto ma metaforicamente, e noi metaforicamente e non di fatto volevano “svegliarlo”! Come abbiamo più volte ribadito in comunicati e conferenze stampa: la Giornata dello Schiaffo è indetta nell’ambito di una manifestazione più ampia, organizzata dai medici di base contro la gestione del settore. Chi ci conosce sa che attribuirci la patente di “istigatori alla violenza” ci fa sorridere, ci delude, invece, constatare che il Pd, partito di maggioranza che governa la Regione e l’Italia non si preoccupi di smontare le motivazioni della protesta, ma si impegni nella critica “artistica” del nostro manifesto con il solo intento di voler spostare l’attenzione dai problemi veri a una polemica che obiettivamente troviamo solo pretestuosa, forse, perché è il caso di dire che sulla Sanità li abbiamo “colpiti” (sempre metaforicamente) sul vivo!". 

Così, in una nota, il presidente del gruppo regionale e il coordinatore e consigliere regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo e Francesco Ventola, rispondono alle polemiche scatenate dal manifesto scelto da Dit per annunciare una manifestazione di protesta del prossimo 10 novembre, in cui è ritratto Emiliano colpito in pieno viso da uno schiaffo.

"La verità - si legge ancora nella nota - è che la vera violenza é quella che sta colpendo una collettività che paga superticket, aumenti di Irpef e non riesce a curarsi in tempo per lista di attesa, non riesce ad ottenere una mammografia nei tempi giusti, non ha assistenza domiciliare, vede chiudere ospedali e pronto soccorso e non vede alternativa sul territorio etc etc. Senza tener conto che violenza sulla collettività è anche il comportamento di chi eletto per fare il presidente dedica gran parte della sua giornata per il proprio carrierismo politico. Anzi - concludono i due fittiani -  fra uno schiaffo metaforico e il menefreghismo di Emiliano non sappiamo cosa sia più violenza!"

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente di Direzione Italia, Raffaele Fitto attracerso un post su Facebook: "Leggo le dichiarazioni indignate di esponenti nazionali e pugliesi del Partito democratico sulla 'Giornata dello Schiaffo' - afferma -  indetta dal gruppo regionale del mio partito in Puglia, e chissà perché in mente mi risuonano le note di una canzone: "Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio!. Proprio così, perché di 'cattivo esempio' alcuni di quei parlamentari che oggi hanno sottoscritto addirittura un'interrogazione al ministro Minniti, su un manifesto di chiara natura ironica, in tutti e cinque gli anni della mia presidenza alla Regione Puglia non si sono limitati a stampare manifesti, hanno guidato e incitato i facinorosi contro di me. Il capo di gabinetto della Regione Puglia, solerte nel segnalare la vignetta goliardica al prefetto di Bari, sbaglia - afferma - nel far riferimento solo all'aggressione da me subita del 2000, lì ci fu solo uno schiaffo, dovrebbe ricordare, invece, tutti gli episodi più gravi: dalla sassaiole agli sputi, dai calci alla volontà di ribaltare l'auto, di cui sono stato vittima, episodi verificatisi alla presenza di consiglieri regionali e di parlamentari dell'opposizione di quegli anni che, anziché indignarsi come oggi, parteciparono irresponsabilmente a quelle manifestazioni".

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