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Domenica, 28 Aprile 2024
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Parco della Rinascita sull'ex Fibronit di Bari, il Comune replica a Fdi: "Rispettati i tempi burocratici"

"La gara per l’affidamento dei lavori - dice una nota - è stata infatti aggiudicata lo scorso mese di luglio, ovvero entro i limiti temporali richiesti dal programma dei finanziamenti" scongiurando anche "la proroga" a settembre fissata dal Governo per tutti i Comuni

Il Comune di Bari, in una nota, replica ai senatori Filippo Melchiorre e Ignazio Zullo di Fratelli d'Italia, intervenuti sulla questione della rimodulazione dei fondi Pnrr che riguarderà anche il progetto del parco nell'ex area Fibronit di Japigia. I due parlamentari pugliesi avevano difeso l'operato del ministro per la Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, rassicurando sulla realizzazione dell'opera, con altri fondi governativi, e allo stesso tempo rigettando le paure del Comitato di cittadini che teme uno stop al progetto, dichiarandosi pronto a scendere in piazza per difendere il futuro parco.

Palazzo di Città ha replicato punto per punto alle obiezioni degli esponenti di Fdi, i quali avevano criticato le presunte lentezze burocratiche del Comune sull'iter burocratico dell'opera: "In merito al rischio di mancato finanziamento del Parco della Rinascita da realizzarsi sul sito dell’ex Fibronit - si legge in una nota - , gli uffici tecnici comunali precisano che il Comune di Bari è assolutamente in linea con la tempistica prevista dalle procedure a valere sui fondi Pnrr. La gara per l’affidamento dei lavori è stata infatti aggiudicata lo scorso mese di luglio, ovvero entro i limiti temporali richiesti dal programma dei finanziamenti. In questo modo l’amministrazione comunale ha anche evitato di ricorrere alla proroga fissata a settembre dal Governo per tutti i Comuni. Il 4 settembre, inoltre, proprio al fine di ridurre ulteriormente i tempi, secondo quanto previsto dal Governo in merito ai progetti finanziati dal Pnrr, l’amministrazione consegnerà in via d’urgenza le attività di progettazione ed esecuzione degli interventi".

Il Comune spiega le varie tappe del percorso burocratico, avviato il 4 aprile 2022 con l'approvazione del finanziamento dell’opera e la pubblicazione della graduatoria dei progetti finanziati dallo Stato con fondi Pnrr. Il successivo 13 maggio, invece, vi era stata la sigla a cura del sindaco di Bari dell’atto d’obbligo connesso alla concessione del finanziamento. Quindi, il 9 dicembre dello stesso anno era stato espletato l'adeguamento del progetto preliminare (approvato a gennaio del 2019) alle prescrizioni delle linee guida delle infrastrutture della mobilità sostenibile, in vista della pubblicazione dell’appalto integrato che prevede la redazione della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori, sulla scorta di un progetto di fattibilità tecnico-economica.

Il 28 febbraio 2023 era stato perfezionato il trasferimento al Comune di Bari del finanziamento regionale per una somma pari a 3 milioni e 500mila euro a completamento del fabbisogno finanziario, mentre il 10 maggio 2023 era stata ultimata la sottoscrizione da parte del Ministero dell’Ambiente dell’accordo di programma per l’utilizzo del sito bonificato di interesse nazionale tra Ministero, Regione Puglia e Comune di Bari, procedura indispensabile per l’impegno delle risorse.

Gli ultimi passi sono avvenuti d'estate: il 26 giugno l' approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e pubblicazione della determina a contrarre relativa alla gara per l’aggiudicazione dell’appalto integrato, il 28 luglio l' approvazione della determina dirigenziale per la ricognizione della gara e due giornin dopo l'affidamento dei lavori.

Entro settembre, aggiunge Palazzo di Città, "come da autorizzazione ministeriale, l’amministrazione comunale completerà il contratto relativo alle verifiche tecnico-amministrative finalizzate alla sottoscrizione del contratto per l’esecuzione dei lavori. Infine, il 18 dicembre 2023, ossia entro 105 giorni dalla data di consegna dell’appalto integrato, sempre in base a quanto previsto dal Governo sulle progettazioni finanziate dal Pnrr, sarà consegnato il progetto esecutivo. L’obiettivo del Comune di Bari è "completare i lavori entro gennaio del 2026 per riuscire a trasmettere il certificato di collaudo entro la data del 31 marzo 2026, come previsto dalla normativa".

Fdi: "Preoccupazioni confermate"

Melchiorre e Zullo controreplicano al Comune con un'altra nota, spiegando che Palazzo di Città "certifica quanto a noi affermato, ovvero che ha aggiudicato la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione dei lavori con un mese di ritardo rispetto all’atto d’obbligo sottoscritto nel 2022. Non solo, il Comune conferma che ha impiegato un anno e mezzo per sviluppare il progetto di fattibilità tecnico-economico a fronte di un progetto preliminare già pronto dal 2019".

"Se il Comune - aggiungono - avesse completato la progettazione degli interventi prima, il temine per la conclusione dei lavori sarebbe più probabile. Inoltre non è chiaro quanto tempo impiegheranno gli operatori per lo sviluppo dei due livelli di progettazione. Infine, il Comune non ha risposto sui tempi molto ristretti per presentare le offerte: 15 giorni per un intervento complesso di oltre 16 milioni di euro, che ha visto la partecipazione di due solo raggruppamenti".

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