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Sabato, 27 Aprile 2024
Comunali Bari 2024

Laforgia e la candidatura a sindaco di Bari: "Sono al servizio del centrosinistra, ma qualcuno non mi vuole"

L'avvocato barese ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza dell'associazione politica 'La Giusta Causa' per rappresentare al meglio tutte le forze politiche e le associazioni della 'Convenzione per Bari 2024'. E lancia un avvertimento: "Non so se saremo capaci di tenere unita la coalizione"

"Mi dimetto da presidente della Giusta Causa. Se devo fare il candidato, lo sarò non dell’associazione ma delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni e spero domani di tutta la coalizione del centrosinistra. Essere al servizio è anche fare un passo indietro per fare un passo in avanti". Sono le parole con le quali Michele Laforgia ha chiuso il suo intervento all’assemblea dell’associazione, che è tornata a riunirsi questa mattina nella sede di corso Vittorio Emanuele.

"Ho già detto di essere al servizio della convenzione, della coalizione, del centrosinistra. Qualcuno non mi vuole - ha dichiarato Laforgia - perché non corrispondo alla sua idea di sindaco, ma dovrebbe spiegare perché. Apriamo una discussione. Dobbiamo insistere, non so se saremo capaci di tenere unita la coalizione, ma penso che dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per farlo, confrontandoci nel
merito".

L'avvocato barese ha ricevuto, negli scorsi giorni, l'appoggio alla sua candidatura da alcune formazioni del campo progressista che hanno sottoscritto il patto programmatico 'Convenzione per Bari 2024': Psi, Sinistra Italiana, Europa Verde, La casa del Popolo, Verdi, Progetto Bari, Bari Bene Comune, Italia Viva, La Giusta Causa, Base Italia, associazione Luca, Stati Generali delle Donne, VoltEuropa e Verdi Italiani.

Il Pd, invece, è alla ricerca di un suo candidato e spinge perchè la scelta sia compiuta tramite il metodo delle primarie. La consultazione interna alla coalizione è invece stata respinta da Laforgia e dalle compagini politiche che lo sostengono in particolare dal M5S.

Laforgia ha aperto il suo intervento di questa mattina con una rievocazione dell’occupazione della Snia Viscosa di settant’anni fa e, in particolare, con una citazione dell’allora sindaco democristiano di Firenze, Giorgio La Pira che a quegli operai portò il suo sostegno: "Qui c’è da salvare qualcosa di saldo, la fiducia nella democrazia, fiducia non affidata solo alle leggi elettorali, quanto alla reale capacità di risolvere i veri problemi degli uomini: lavoro e casa".

"Non abbiamo bisogno di un capo, di un leader, di un grande comandante - ha detto Laforgia - ma di qualcuno che sappia di dover rappresentare gli altri, che alla fine è il compito della politica. La prima sensazione che ho provato e sto provando in questi giorni è l’inadeguatezza, che, come la vergogna, è un sentimento rivoluzionario. Stiamo vivendo una stagione nella quale si fa a gara per sembrare tutti capaci di fare e comprendere tutto. Penso, al contrario, che la prima cosa da cui bisognerebbe partire è la consapevolezza dei propri limiti. Penso che questa consapevolezza sia venuta a mancare nel corso della parabola del centrosinistra degli ultimi vent’anni. Una grande città, come Bari, non deve essere solo amministrata ma governata, cambiata, bisogna pensare al suo futuro. Partendo da quello che è stato fatto, perché in questi venti anni la città è sicuramente cambiata in meglio, ma andando avanti, senza diventare una città di spettatori e turisti. Non basta vincere le elezioni se non vinciamo per gli altri, per quelli che non corrono, che non stanno con noi, che neanche ci guardano: siamo noi che dobbiamo guardare loro".

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