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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Bari-Venezia, Marino alla vigilia: "Partita che ci dà stimoli. I ragazzi vogliono riscattarsi"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato alla vigilia della gara interna contro gli arancioneroverdi che segnerà la ripresa del campionato di Serie B dopo la sosta per gli impegni delle nazionali

La ripresa del campionato di Serie B vedrà il Bari ospitare il Venezia per il match della 14ª giornata. Contro i lagunari, secondi in classifica a -2 dalla vetta del Parma, sarà una partita complicata per i biancorossi, decimi con 9 punti di ritardo dopo il pareggio beffa con il fanalino di coda FeralpiSalò.

Al contempo, battere i migliori potrebbe dare fiducia ai Galletti, e la pensa in questo modo anche Pasquale Marino, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida del San Nicola: "L'avversario è importante. Dal punto di vista psicologico ci sono tantissimi stimoli per far bene e far capire i nostri miglioramenti. Affrontiamo una squadra che viene da un buon percorso. Deve essere per noi stimolante e per riscattare il brutto secondo tempo con la FeralpiSalò".

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Sul lavoro svolto durante la sosta: "La prima cosa che abbiamo fatto è stata rivedere gli errori appena ripresi gli allenamenti. L'abbiamo messa alle spalle, ci deve servire da lezione. Può capitare ma non deve. Sappiamo dove abbiamo sbagliato, parte tutto dalla testa. Subito il 2-1 non abbiamo reagito bene e abbiamo pagato. Dobbiamo guardare avanti, la rabbia va trasformata in energia positiva, ciò che abbiamo cercato di fare in queste due settimane. Abbiamo lavorato concentrati e ad alta intensità. I ragazzi vogliono riscattarsi".

Con il tecnico biancorosso, viste anche le dichiarazioni a inizio settimana del ds Polito, è stato toccato anche il tasto del mercato: "Rinforzi in difesa? Nelle prossime partite valuteremo cosa c'è da fare. Ora siamo concentrati sulla prossima partita. Per parlare di mercato c'è tempo ed è giusto lo faccia la società. Noi come squadra non dobbiamo distrarci dalla partita col Venezia. Queste sei partite servono per capire situazioni in entrata e in uscita. Chi non sta giocando magari chiederà di andar via, ma sono discorsi prematuri. Il problema del sistema di gioco non mi tocca. Possiamo cambiare dall'inizio o in corsa, la squadra è duttile. L'unica cosa che non dobbiamo cambiare è l'atteggiamento come è successo a Piacenza, se lo facciamo sbagliamo. Viene prima quello dei numeri".

Sulle condizioni di chi è ancora in ritardo e sulle rimonte subite: "Stanno migliorando. Le volte che siamo stati rimontati ci causano dispiacere, ma può capitare. Col Modena avevamo fatto una prestazione attenta, poi la bravura dell'avversario su calcio di punizione ci ha punito, ma nell'ultima partita è stata diversa, fa più male. Lavoreremo su tutto. I rigori? Ne parlerò con i ragazzi, capirò chi si sente di calciare oltre a Diaw".

Marino ha anche fatto il punto sugli indisponibili: "Acampora ha avuto la febbre, si è allenato oggi, sicuramente non partirà dall'inizio. Frabotta ed Edjouma hanno recuperato, poi ci sono acciaccati come Faggi e Morachioli. Stanno tutti meglio compreso Maita anche lui febbricitante, Benali pure è recuperato. Dobbiamo capire come alternarli perché non fanno 90' da tanto. In quel ruolo, per caratteristiche, vedo Maita e Benali come sostituti. Aramu? Si sta allenando bene come tutti gli altri".

Su come fare a risollevarsi dopo finale persa: "Quando capitano queste cose bisogna stare vicini alla squadra. Bisogna remare tutti insieme, se si creano tensioni ulteriori le cose si possono complicare. Gli allenatori, i direttori, le società cambiano, i tifosi sono sempre gli stessi, è bene che nei momenti di difficoltà ci si stringa attorno alla squadra. In un ambiente dove c'è pressione l'appoggio della gente aiuta. Questi ragazzi stanno provando a mettersi alle spalle tutto, ci stanno riuscendo in parte, il lavoro per me è ancora iniziato. Serve una certa serenità, se la palla diventa pesante le difficoltà aumentano. Bisogna aiutare il Bari. C'è gente che magari pensava di giocare in A, si pensa di essere forti e inconsciamente si pensa che tutto debba venire da solo. Dobbiamo essere bravi in questo. I ragazzi vogliono tornare a essere loro stessi. Tutti sanno che possono dare molto di più di quanto fatto finora. Si percepisce questa voglia osservandoli in allenamento. Se è ancora possibile ripetere il percorso dell'anno scorso? Dobbiamo guardare al presente, il presente è Venezia. Non pensiamo ad altro. Affrontiamo una squadra forte. I discorsi sul futuro interessano relativamente. C'è tempo per fare tante valutazioni". 

Infine, su come fermare il bomber finlandese Pohjanpalo: "Il Venezia è forte nei singoli ma è una squadra organizzata dal punto di vista tattico. I numeri non mentono, insieme alla Cremonese, Parma e palermo è una delle squadre che ha qualcosa in più. Esprimono un buon calcio, le individualità servono ma se non c'è una buona organizzazione neanche i singoli si esprimono al meglio"

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