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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Bari-Ascoli, Marino alla vigilia: "Squadra in crescita ma bisogna migliorare ancora nell'approccio"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato in vista della gara interna di sabato pomeriggio contro i marchigiani: l'obiettivo, dopo la vittoria di Brescia, è tornare a gioire anche al San Nicola dove la vittoria manca da giugno

A poco più di 24 ore dal calcio d'inizio di Bari-Ascoli, l'allenatore dei biancorossi Pasquale Marino ha preso la parola in conferenza stampa per analizzare i temi della sfida in programma sabato pomeriggio alle 14 al San Nicola.

Il tecnico è partito dalla mini-emergenza in difesa (contro i marchigiani sarà squalificato Di Cesare, e Vicari è stato condizionato da alcuni problemi fisici): "Vicari si è allenato regolarmente, è tra i convocati. Ci fa piacere averlo recuperato, parlerò col ragazzo, giocherà se è convinto. Si è allenato bene potrebbe anche giocare dall'inizio. In ogni caso credo che nel Bari ci siano giocatori all'altezza"

Su cosa aspettarsi passi in avanti dopo la vittoria di Brescia: "Cercheremo di fare bene per tutti i 90', perché la settimana scorsa il primo tempo non è stato buono come il secondo. Dobbiamo crescere sotto l'aspetto dell'atteggiamento fin dall'inizio. Ci aspettiamo passi avanti per come lavoriamo e come si stanno impegnando i ragazzi. È lecito aspettarsi miglioramenti nell'approccio, nell'intensità. I ragazzi stanno recuperando, proveremo a portare tutti a livelli buoni. Parlo di chi ha avuto problemi di chi si è allenato meno perché è arrivato più tardi. L'obiettivo è farli migliorare come condizione e lavoro di squadra".

Al momento il Bari non ha ancora una precisa identità tattica, ma è una squadra camaleontica: "Per gli uomini che abbiamo, per la loro duttilità, il sistema di gioco è abbastanza relativo. Ci sono giocatori come Pucino, Dorval, Sibilli, che sono in grado di interpretare più ruoli. Questo ci consente di trovare le soluzioni migliori per attaccare".

Sul ripetere l'esperimento delle due punte: "Possono giocare insieme, anche Sibilli può fare la seconda punta, possiamo giocare con due esterni. Avere la possibilità di cambiare tatticamente senza fare sostituzioni ci deve agevolare".

Una cosa sembra certa, bisogna ripartire dal secondo tempo di Brescia: "Vogliamo che ci sia un miglioramento sotto tutti i punti di vista. Vedo che c'è entusiasmo, voglia di migliorare la situazione attuale".

Marino ha risposto con un po' di riluttanza a un paio di domande sui singoli: "Aramu? Alleno 25 giocatori, non mi posso preoccupare solo di lui. A me piace parlare di squadra. Stiamo cercando di portare tutti al massimo della condizione, lui è uno di quelli che deve crescere. Nasti? È un ragazzo istintivo, va supportato. Ha avuto bisogno di sostegno dopo quell'episodio in nazionale. Per un allenatore che ha un giocatore importante, è normale stargli vicino. Sono tutti importanti, in questo momento c'è chi lavora a parte ma comunque non fa mancare entusiasmo. Ménez ha avuto un infortunio grave, sta facendo grandi sacrifici, ma vedere un giocatore di 36 anni e la sua voglia di aiutarci prima possibile, deve farci capire che lo spirito deve essere quello. Tutti stanno cercando di trovare una buona condizione fisica e psicologica".

Marino è stato stimolato ancora su argomenti tattici ma non ha voluto dare troppi riferimenti: "Bisogna avere la nostra identità, ma al tempo stesso cercare soluzioni per riconquistare la palla. Qualcosa non è andato inizialmente, ma già verso il 25' avevamo cambiato sistema di gioco alzando il baricentro, da quel momento in poi abbiamo avuto un paio di occasioni con Koutsoupias e Nasti. Nel secondo tempo ci siamo riorganizzati bene. Dopo l'1-1 accompagnavamo velocemente, portando in area 4-5 giocatori. I ragazzi l'hanno voluto e cercata, poi è andata bene. Dobbiamo avere più uomini in area. Giocare a due punte era anche per questo".

Sul Tabù San Nicola, dove la vittoria manca da giugno: "Non ci deve condizionare, l'importante era tornare a vincere. Ci deve dare una spinta mentale. Tutte le gare sono difficili, non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo dare continuità a ciò che è stato fatto, se giochiamo bene è più facile ottenere punti, dobbiamo migliorare, non pensare di aver risolto i problemi con una vittoria".

Ancora presto per dire quale sia l'obiettivo a cui può aspirare il Bari: "L'obiettivo per ora deve essere quello di migliorare e lo stanno facendo, non parlo di cosa possiamo o non possiamo fare. Mi piace vivere alla giornata. Prima abbiamo pensato al Brescia, ora all'Ascoli. Dobbiamo avere il tempo di giocare più velocemente possibile, verticalizzare. In questo modo si arriva sottoporta. Mi interessa che in allenamento, in ogni partitina, ci sia la stessa aggressività della partita vera. Dobbiamo essere al massimo della condizione, i frutti del lavoro si vedono così. Abbiamo qualità, se si fanno le cose al massimo viene fuori".

Sull'assetto del centrocampo: "Abbiamo la possibilità di variare tanto. Ci sono diverse soluzioni, c'è Maita che può fare il mediano basso, seppur con caratteristiche diverse rispetto ad Acampora. Dobbiamo trovare bene gli equilibri, avere la personalità giusta. L'atteggiamento di reazione che ho visto dopo il gol del pareggio mi ha soddisfatto. Riguardando la partita per cercare di correggere gli errori mi sono reso conto della crescita fisica e mentale della squadra. I vecchi lo sanno, chi è arrivato da poco lo sta capendo, Bari è una piazza in cui bisogna cercare sempre di vincere".

Infine Marino ha parlato dell'Ascoli: "Sappiamo di avere davanti un avversario che gioca bene e attacca con tantissimi uomini. Dobbiamo imporci dal punto di vista del gioco, è una squadra tecnica, giocano con attaccanti bravi ad aggredire la profondità. Non possiamo sbagliare nulla dal punto di vista mentale, dobbiamo essere lucidi e aggressivi".

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