rotate-mobile
Economia

OM, Auchan, Ansaldo, Natuzzi: il Primo maggio amaro dei lavoratori

Aziende in crisi e licenziamenti: nel giorno della festa dei lavoratori, pesano i dati sulla disoccupazione in Puglia e i tanti posti di lavoro a rischio o già persi

L'ultima, in ordine di tempo, è la vertenza che riguarda i lavoratori Auchan. Proprio pochi giorni fa, l'azienda ha annunciato nuovi licenziamenti: in Puglia saranno 143, 58 nel solo punto vendita di Modugno. E i dipendenti si preparano alla protesta, annunciando per il prossimo 9 maggio uno sciopero su tutto il territorio nazionale.

Ma non si tratta dell'unica vertenza nel settore della grande distribuzione. Ci sono anche i circa 200 esuberi annunciati in Puglia da Coop Estense, e i posti di lavori in bilico legati al fallimento di Mercatone Uno.

E poi ci sono le fabbriche in crisi, quelle che hanno già chiuso e quelle che hanno ridotto produzione e forza lavoro. Ci sono gli ex operai dell'OM, che a luglio del 2011 hanno visto chiudere la loro fabbrica, e che da allora, tra salvataggi annunciati e accordi per la riconversione falliti, sono ancora in attesa di risposte sul loro futuro. C'è il caso dell'Ansaldo di Gioia del Colle. L'accordo per evitare la chiusura dello stabilimento, sottoscritto di recente, prevede due anni di cassa integrazione per i lavoratori, per dare modo all'azienda di effettuare nuovi investimenti e avviare nuove produzioni, ma di fatto non cancella le incertezze sul futuro. E ancora, c'è la situazione della Bari Fonderie meridionali: a dicembre è stato raggiunto un accordo per la proroga della cassa integrazione, e da poche settimane la produzione nella fabbrica è ripartita, ma la preoccupazione dei lavoratori per il futuro resta. Anche alla Natuzzi è stata di recente siglata un'intesa per il rilancio, che comportato sacrifici per i lavoratori ed esuberi, sebbene ridotti rispetto ai piani iniziali.

E sono soltanto alcune delle vertenze che interessano la Puglia, quelle che riguardano più da vicino il territorio barese e che coinvolgono il maggior numero di lavoratori. A cui si aggiungono poi le crisi delle aziende più piccole, le difficoltà del piccolo commercio, i dati sulla disoccupazione. I più recenti, elaborati dall'Eurostat e relativi al 2014, collocano la Puglia tra le dieci peggiori regioni europee per disoccupazione giovanile: il 58% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro. Il tasso di disoccupazione generale, invece, nell'ultimo trimestre del 2014, si attesta al 23%. Un quadro non certo incoraggiante, che pesa come un macigno sul Primo maggio dei lavoratori baresi e pugliesi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

OM, Auchan, Ansaldo, Natuzzi: il Primo maggio amaro dei lavoratori

BariToday è in caricamento